Ricerca della Società dalmata di storia patria.
Responsabile scientifico: Carlo Cetteo Cipriani.
In Dalmazia la presenza ebraica è stata limitata praticamente solo alle due località: Spalato e Ragusa, oltre che piccoli insediamenti temporanei in altre località. Nonostante questa 'limitatezza', si tratta di una presenza importante per la regione, anche se poco conosciuta. Un più ampio studio delle vicende ebraiche dalmate sarebbe un notevole contributo alla più completa definizione degli aspetti della vita dalmata del passato.
La comunità di Spalato nacque nel ‘500 quando la Serenissima approvò il progetto Daniel Rodriguez di istituire una Scala in Spalato per attrarre il commercio dei Balcani e con l'Impero Ottomano. La comunità ebraica spalatina dette alla città famiglie e personaggi di rilievo come i Morpurgo, gli Stock, Adolfo Mussafia.
La Comunità di Ragusa nacque invece nella scia dell'attività commerciale ragusea e della sua tradizionale politica di apertura sociale, che la distingueva fra gli stati dell'epoca (che si manifestò in particolare dall'inizio del '500 con l'accoglienza degli Ebrei scacciato dalla Spagna e dal Regno di Napoli e poi nel 1556, quando Papa Paolo IV, espulse gli ebrei da Ancona, fra questi il fisico Amatus Lusitanus ed il poeta e letterato Didacus Pyrrhus).
La Società Dalmata di Storia Patria ha avviato da tempo un complesso progetto per il più completo studio delle vicende degli ebrei dalmati. Fin adesso son stati pubblicati alcuni articoli negli Atti e Memorie della società ed è stato pubblicato un inedito manoscritto di Luciano Morpurgo, Ebreo spalatino, che racconta le vicende ebraiche di Spalato fra la metà dell'800 e la II guerra mondiale.
Il progetto di ricerca ha evidenziato la presenza di un fondo nell'Archivio di Stato di Spalato che raccoglie quanto rimane dell'archivio di quella Comunità israelitica. Si tratta soprattutto di carte relative all'assistenza data tramite la comunità locale dalla DELASEM agli ebrei in fuga dall'Europa centrale fra il 1937-38 ed il 1943, rifugiati nella Dalmazia occupata dalle truppe italiane.
L’archivio della Comunità ragusea, sequestrato dai Nazisti nel 1941, è ora a Mosca.
Altre fonti su singoli personaggi si trovano in varii archivii italiani.