CARTA GEOGRAFICA DA INSERIRE
L’affacciarsi di Roma in Adriatico porta all’intensificarsi degli scambi tra le due coste ma anche a una graduale sottomissione delle popolazioni illiriche e delle colonie greche di cui sopravvive il ruolo economico e culturale. I nuovi insediamenti urbani contribuiscono a dare un’impronta romana all’intera regione, la popolazione di questi municipi è costituita essenzialmente da latini, mentre nell’interno prevalgono gli illiri dando vita già allora a una dicotomia linguistica che avrebbe visto contrapporsi mondo latino e mondo slavo. Crescono i traffici tra le città rivierasche, le isole e i porti con la penisola italica e quelli che da Otranto vanno verso la Grecia e l’Oriente e di pari passo aumentano in Adriatico le incursioni dei pirati illirici. Con l’età augustea l’inserimento nel sistema romano è compiuto e con la pacificazione si intensificano anche i collegamenti con i territori dell’interno grazie alla realizzazione della rete viaria voluta da Ottaviano Augusto.
Vengono istituite la Decima Regio, in seguito chiamata Venetia et Istria, che copre l’Adriatico nord-orientale, e la provincia senatoria poi imperiale dell’Illirico o Dalmazia (termine che si comincia a usare con l’età dei Flavi), che corrisponde a un’area che va dal corso del fiume Arsa a nord a quello del fiume Mathis (nell’odierna Albania) a sud.
Provincia di frontiera diviene un serbatoio di forze militare per l’impero e da qui vengono alcuni imperatori tra cui Diocleziano che attuata la sua riforma sceglie la città di Salona a capitale della regione e costruisce nelle vicinanze il suo palazzo, nucleo dell'odierna Spalato.