CARTA GEOGRAFICA DA INSERIRE
La fine dell’impero romano d’occidente vede l’Adriatico orientale far parte del regno ostrogoto prima dell’impero bizantino poi. A cavallo tra il VI e VII secolo l’arrivo violento di slavi ed avari e la distruzione delle città dell’interno cambiano la configurazione della regione spingendo le popolazioni romane a rifugiarsi nelle citta fortificate della costa e nelle isole. La divisione tra entroterra, litorale e temi di Dalmazia diviene più netta marcando il dualismo latino-slavo. L’interno entra nella sfera della Chiesa di Bisanzio mentre il litorale dove il cristianesimo si è diffuso già nel corso del II secolo resta nell’orbita romana.
Nei secoli di dominio bizantino il versante orientale adriatico, pur ridotto a una striscia di terra e isole, resta un’importante via di comunicazione che unisce Costantinopoli, l’esarcato di Ravenna, le Venetiae. Venezia-Rialto, la cui data di fondazione viene collocata nel V secolo, cresce nell’orbita bizantina; nel VII secolo con la nomina del primo governatore, dux, nasce un ducato autonomo alle dipendenze dell’esarcato di Ravenna. Nell’812 la pace di Aquisgrana segna il confine tra i possessi del Sacro romano impero nell’Adriatico nord-orientale e l’impero bizantino che mantiene le lagune venete e la Dalmazia. Venezia ormai proiettata con le sue navi su tutto il Mediterraneo ha sempre maggiore interesse a intervenire contro i nuovi pirati saraceni e narentani prima come milizia marittima della lontana Bisanzio poi in sempre crescente autonomia per controllare il suo spazio vitale: l’Adriatico.